| Inizio io, ma mi aspetto che anche altri lascino qualche riga...
Parlo principalmente della pista di Mottalciata, il Mini Autodromo Le Zanzare, perchè lo sento MIO; ero stufo di caricarmi in macchina gomme e fettuccia per andare qua e là a girare la domenica mattina e ho iniziato a guardarmi intorno per individuare qualche piazzale asfaltato che potesse essere utlizzato in modo permanente. Fortunatamente, vicino alla mia attività lavorativa, c'è una zona artigianale che fu allestita circa 20 anni fa ( forse anche di più ) ma che in realtà non è mai decollata definitivamente; a servizio dei lotti di terreno, c'era un piazzale privato di circa 42 per 40 metri, in assoluto stato di abbandono, utilizzato principalmente per la sosta di camion , "ritrovi" serali e notturni di signorine di colore, oppure come "camping" da intere delegazioni di Rom ( e non parliamo di CD-Rom...!!!). Primo passo fu un giretto in Comune per capire se era comunale o a chi dovessi rivolgermi... e qui, il colpo di c..o ( leggi "fortuna" ). Proprio in quei giorni, si doveva riunire in comune, il gruppo di proprietari dei vari lotti della zona artigianale per decidere come "risanare" la zona che creava disagio ai residenti; Insieme a Lucone, partecipammo alla riunione, avanzando l'ipotesi di una profonda pulizia, la recinzione del piazzale, la sistemazione dei bordi e la costituzione di un vero e proprio mini autodromo. Da subito, il principale referente, padrone di diversi lotti, ci ha preso in simpatia e ci ha dato fiducia, facendosi promotore della nostra iniziativa presso gli altri proprietari. A distanza di circa due mesi, dopo altre 2 riunioni, avevamo il benestare per l'inizio dei lavori. Tutto questo, a marzo 2010! Appena avuto il via libera, abbiamo iniziato a pulire ( MAMMA MIA!!! ) raccogliendo veramente di tutto, dai bordi del piazzale; 18 sacchi da 110 litri, di immondizia non deperibile!!! Potete immaginare cosa ci fosse, o forse è meglio di no!!! Passo successivo, fu il disboscamento del perimetro del piazzale, con decespugliatori, motosega e accetta... Finalmente, il piazzale era pulito, sia dentro che fuori. Dopo un referendum popolare, in base a 3-4 disegni, venne scelto il tracciato, eseguito come da normative AMSCI; ricordo ancora le vesciche sulle mani alla fine della giornata di pulizia dell'asfalto: scope, ramazze, soffiatore ( Gnappo ) e litri di sudore... ma alla fine, il piazzale era decente: si poteva tracciare il circuito. Io e il Geometra del gruppo ( Valby ) con bindella e bombolette, abbiamo tracciato i bordi, le curve e le zone "morte" per dare modo a chi poi doveva fare le righe perimetrali di avere la certezza di non fare cappelle...! Un intervento rapido e super professionale di Gianclaudio, e le righe di contorno della carreggiata erano fatte! Il circuito era indelebilmente stampato sull'asfalto. Facciamo un passo indietro: insieme al piazzale, ci è stato concesso l'utilizzo di una vecchia casetta da cantiere, abbandonata nella zona artigianale da molti anni, abbastanza "giù", senza porta ma con le pareti in lamiera, quindi adatta anche a contenere i materiali necessari per il mantenimento dell'impianto. Per lo spostamento della casetta, dei blocchi di cemento che sostengono i pali della rete sul lato adiacente alla strada, è stato indispensabile il buon Corrado che munito di camion con la gru, ha spostato qualsiasi cosa, ovunque la si desiderasse. Altro colpo di fortuna, arrivò dal fatto che per lavoro andai a recuperare dei macchinari da un fallimento a Novara e insieme ai macchinari, trovai anche un grosso quantitativo di tubi Innocenti e giunti per creare ponteggi; insieme a Marcone, Corrado, all'immancabile e insostituibile Merca ( sempre presente per qualsiasi lavoro con me e Marco-Sam ), a Lucone ed Andrea, in 5-6 puntate serali, abbiamo fatto la struttura del palco che successivamente abbiamo piazzato sopra alla casetta ( che irrigidisce e tiene fermo il tutto ). E qui iniziano gli interventi "pesanti" di Marco ( papà di Sam ) che MOLTO gentilmente ha donato alla pista tutta una serie di attrezzature e materiali; una prima scala a gradini, in metallo che sostituì la scomodissima scala a pioli originaria; una seconda salita ( l'attuale ) in acciaio zincato, con i corrimano, adatta anche ai disabili, comoda e sicura per chiunque! Ma nel tempo ha fornito pannelli, rete, pali, tubi corrugati, tubi in polietilene e altri materiali che ora non ricordo nemmeno. So solo che senza il suo aiuto, non saremmo arrivati così in fretta alla situazione attuale. Marcone, ha pure tinteggiato tutti i tubi del palco che si presenta con una rete ombreggiante ( Merca ) per la protezione dei nostri capoccioni quando si guida. Simone, ha tinteggiato la casetta e Max ha colorato i cordoli in perfetto stile racing, a tratti bianchi e rossi. Già, i cordoli!!! Io con il cemento, non sono un mago, ma c'è chi fa certamente MOLTO meglio e Davide è certamente uno di quelli che ne sà, insieme a Valby; cazzuola, sabbia, cemento, acqua e... mani! E i cordoli sono nati! Belli, bassi, indispensabili per evitare che i piloti interpretino a proprio favore le zone ai lati della carreggiata. Poi il capitolo GOMME: in sostituzione dei tubi corrugati che si rompevano troppo spesso, pensammo di mettere file di copertoni legati fra di loro. Non fu un'idea felice in quanto i modelli, se finivano a contatto con le gomme, si SFASCIAVANO. Le gomme furono anche motivo di litigi e malumori fra i vari membri del gruppo, al punto che ancora oggi, qualcuno si è definitivamente allontanato dal gruppo ( e mi dispiace sinceramente al punto che VORREI riallacciare i rapporti ). Soluzione definitiva e ancora attuale, fu l'adozione di tubi in polietilene rigidi; quelli neri delle condotte dell'acqua utilizzati per le reti idriche. Non sono molto maneggiabili, ma una volta obbligati al loro posto, con picchetti o tasselli, non si muovono più e sono efficacissimi nel senso che i modelli non si "piantano" più ma scivolano sul fianco del tubo e le rotture sono molto meno frequenti.
Bene, siamo arrivati a Ottobre 2010, il giorno 24; Gara inaugurale! Una discreta presenza di piloti ( circa 35 ) per 3 categorie: Outlaw, 1/10 e Rally-GT.
Ma questo ve lo racconto la prossima volta.
Chiudo questo raccontino ringraziando coloro che non ho menzionato sopra ma che hanno comunque dato la propria disponibilità a FARE: Matteo ( se leggi, sai che ti aspettiamo e io per primo ) Ema, Claud ( torna in te!!! ), Gabriele, Attilio ( un pò rompiscatole, ma buono come il pane ) e tutti coloro che in qualche modo hanno partecipato e continuano a partecipare alla vita della pista.
CERTAMENTE ho dimenticato qualcuno perchè siamo stati in tanti a faticare, a sudare e a preoccuparci perchè il risultato fosse quello che ora tutti possiamo godere. Scusatemi ma è quasi un anno da quando le attività sono iniziate e mi sembrava carino ripercorrere la storia perchè dimenticare sarebbe un peccato!
Buon modellismo a tutti e... alla prossima puntata.
|