ATS Tyres

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RCrazy72
view post Posted on 30/8/2012, 23:49







Rischia di fallire, imprenditore si impicca

L'amministratore della Ats Tyres di Bolzano, 39 anni, si è ucciso nella sede di Goito dell'azienda. Le difficoltà economiche trapelano in bilancio già nel 2010

Gli abitanti di Goito non si chiedevano nemmeno più come mai non si vedesse mai nessuno all’esterno di quell’azienda. «Qualcuno era arrivato a pensare che ormai ci lavorassero dei cinesi» riferiscono dal bar. Per questo è stato grande lo stupore quando hanno visto quell’insolito viavai nel capannone di strada Passeggiata 11. Lì dentro, in quel capannone che era stato della Cabrini Macchine, poi Italtractor, e dal marzo 2011 si era di nuovo riempito con l’azienda di modellismo Ats Tyres, c’era un uomo ormai senza vita. Il corpo appeso a una corda.
Accanto, alcuni messaggi per spiegare il perché della decisione di farla finita. Guai economici, in cima a tutto. L’imminente fallimento della ditta, che da anni non navigava in buon acque. Ma non è escluso che poi ci fosse dell’altro. Chi era? A Goito sulle prime sembra non conoscerlo nessuno. Ma un po’ alla volta il puzzle si ricompone. Si chiamava Michael Meisinger, aveva 39 anni, ed era tra gli amministratori della Ats Tyres, ditta con sede legale a Bolzano e attiva nella produzione di piccole ruote per automobili da modellismo. Manager lo era diventato dall’inizio dell’anno, assumendo l’incarico di direttore delle vendite e del marketing. Meisinger era di origine austriache ma aveva ormai spostato la propria vita in Italia. Viveva con la compagna, a Santa Giustina, in provincia di Belluno. Ma pare avesse già spostato la propria residenza a Goito.
La società a responsabilità limitata, con capitale di 10mila euro, risulta di proprietà di una società di modellismo austriaco con sede a Innsbruck. Due gli amministratori: assieme a Meisinger, anche l’austriaco Michael Wopfner, che ha il ruolo di legale rappresentante. Al 31 marzo di quest’anno risulta avere cinque dipendenti. Dal sito internet della impresa si intuisce che la ditta era al centro di una rete di appassionati di macchina radiocomandate sparsa in tutta Europa.
Le difficoltà economiche trapelano in bilancio già nel 2010 (anno dell’ultimo bilancio disponibile), quando emergono circa 448mila euro di passivi a fronte di crediti bloccati per 68mila euro. Chissà, poi, nel periodo successivo. Si vocifera che i dipendenti non ricevessero da tempo gli stipendi. Di sicuro l’azienda negli ultimi mesi non era sembrata molto attiva. Solo un paio di volte i due amministratori erano stati visti per una colazione al bar, e niente più.
Ieri la tragica scoperta. Imbeccati dalla segnalazione dei colleghi bellunesi, che avevano ricevuto la denuncia di sparizione dalla compagna di Meisinger, i carabinieri di Castiglione delle Stiviere sono riusciti a ritrovarlo. Purtroppo per lui non c’era più nulla da fare.
Aveva girato mezza Europa con il suo telecomando e la sua macchinina telecomandata. Michael Meisinger, l’imprenditore trovato cadavere nella sua azienda di Goito venerdì, era un grande appassionato di modellismo. Fonti vicine all’austriaco dicono che domenica, appena cinque giorni prima del suicidio, il 39enne fosse a Cesena per svolgere una gara nazionale. Del resto era quella la sua grande passione, l’hobby che dopo l’acquisizione dell’Ats era diventato anche il suo mestiere. di Vincenzo Corrado wGOITO Aveva un sogno Michael Meisinger, il 39enne imprenditore austriaco suicidatosi un paio di giorni fa e ritrovato nel capannone dell’azienda che gestiva insieme al socio Michael Wopfner , a Goito. La sua aspirazione più grande era fare della sua passione, il modellismo un lavoro. E c’era riuscito, in parte, prima che i debiti lo sommergessero a tal punto da spingere l’uomo al gesto estremo. Meisinger era arrivato a Goito nell’ottobre 2010, quando insieme al socio rilevò l’attività della Ats, azienda che produce gomme per macchine telecomandate. Prima dell’approdo nel Mantovano, il 39enne austriaco era stato per una decina d’anni direttore tecnico di un’azienda di Belluno, dove risiedeva insieme alla moglie e, da poco meno di due anni ad un figlio maschio, la cui nascita ha rappresentato l’ultima grande gioia nella vita dell’uomo. Nel 2010, si diceva, era arrivata la svolta: mollare la monotonia del posto fisso per tentare l’avventura imprenditoriale, lavorando con quelle macchinine per cui il 39enne stravedeva e che lo avevano portato in giro per l’Europa. La sfida, la corsa dei piccoli bolidi telecomandati erano da anni l’hobby preferito di Michael, “pilota” conosciuto in mezza Europa. Un passatempo che negli ultimi due anni era servito anche per distrarsi dalle grane economiche che, mese dopo mese, hanno portato l’imprenditore austriaco sull'orlo del fallimento. Poche le commesse, troppe le spese: il sogno da ormai un anno era diventato un incubo. Bollette da pagare e creditori che battevano cassa. Troppe preoccupazioni, poi il suicidio. «Era una persona fantastica – dice l’operaia che venerdì si è recata in azienda insieme ai carabinieri dopo l’allarme lanciato dalla moglie di Meisinger, che non sentiva il marito da un giorno intero –. Viveva per il suo lavoro, rimaneva a Goito cinque giorni a settimana e nel weekend tornava a Belluno dalla famiglia. Ha cercato di salvare l'azienda fino all’ultimo, ci ha messo l’anima. Stava con gli operai, confenzionava i prodotti vicino a me». Il racconto della dipendente Ats viene interrotto da un singhiozzo che preannuncia le lacrime. A Goito l'uomo non era molto conosciuto. Il motivo è semplice: lavorava come un dannato dal lunedì al venerdì, senza concedersi troppi svaghi. Addirittura la notte dormiva su un letto all’interno del capannone Ats. Poi al sabato il ritorno dalla moglie, con cui Meinsinger si era sposato da qualche anno, dopo un precedente matrimonio finito con un divorzio, ai tempi in cui l'uomo viveva in Austria.
 
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merca
view post Posted on 31/8/2012, 17:37




cavolo che notizia !!!!
 
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1 replies since 30/8/2012, 23:49   172 views
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